Nuovo decreto Whistleblowing - L’Italia recepisce la Direttiva Europea

20 Marzo 2023

Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 15 marzo 2023, il nuovo D.lgs. 24 del 10 marzo 2023 che recepisce la Direttiva Europea 2019/1937 in materia di Whistleblowing e che prevede diverse novità.

Innanzitutto, l’ambito soggettivo viene ampliato anche alle società private che abbiano almeno 50 dipendenti (assunti a tempo indeterminato e determinato).

Rimane fermo l’obbligo, già precedentemente previsto, di prevedere un canale per l’invio e la gestione delle segnalazioni, per i soggetti privati che adottano un Modello organizzativo ai sensi del D.Lgs 231/2001, indipendentemente dal numero di dipendenti.

 

Le segnalazioni verso enti pubblici o società private obbligati, potranno essere inviate, oltre che dai dipendenti, anche da consulenti, collaboratori, prestatori di servizi, lavoratori autonomi, volontari e tirocinanti (anche non retribuiti), azionisti, amministratori, organi di controllo e vigilanza, e più in generale, da tutti quei soggetti (pubblici e privati) che svolgono, abbiano svolto o si apprestano a svolgere attività lavorative presso amministrazioni pubbliche o società private, che effettuano segnalazioni anche nelle fasi precontrattuali del rapporto di lavoro, durante il periodo di prova, oppure dopo la cessazione del rapporto di lavoro.

 

Tutti questi soggetti, possono segnalare le violazioni di disposizioni normative nazionali o dell’Unione europea che ledono l’interesse pubblico o l’integrità dell’amministrazione pubblica o dell’ente privato, che riguardano, tra gli altri: illeciti amministrativi, contabili, civili o penali; appalti pubblici; servizi, prodotti e mercati finanziari e prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo; sicurezza e conformità del prodotti; sicurezza dei trasporti; tutela dell’ambiente; radioprotezione e sicurezza nucleare; sicurezza degli alimenti e dei mangimi e salute e benessere degli animali; salute pubblica; protezione dei consumatori; tutela della vita privata e protezione dei dati personali e sicurezza delle reti e dei sistemi informativi.

 

Attenzione: non è più possibile prevedere, come canale di segnalazione, direttamente la piattaforma di ANAC, ma è obbligatorio dotarsi di uno strumento interno.

Le amministrazioni pubbliche e le società private destinatarie della nuova normativa, dovranno obbligatoriamente attivare, pena sanzione amministrativa pecuniaria da 10.000 a 50.000 euro, dei canali di segnalazione interni che garantiscano, anche tramite il ricorso a strumenti di crittografia, la riservatezza dell’identità del segnalante, del segnalato e della segnalazione

 

Entro 3 mesi dal ricevimento della segnalazione, è necessario dare riscontro al segnalante.
Qualora ciò non avvenga, il segnalante può ricorrere al canale di segnalazione esterno messo a disposizione dall’ANAC.

Il segnalante può utilizzare questo stesso canale di segnalazione esterno, se ha fondati motivi per ritenere che, se utilizzasse il canale interno, la sua segnalazione non avrebbe seguito o determini il rischio di ritorsioni, oppure ha fondati motivi per ritenere che la violazione che vuole segnalare possa determinare pericolo imminente per l'interesse pubblico.

 

ANAC è destinataria diretta, invece, delle segnalazioni di ritorsioni. Il segnalante (sia pubblico che privato), ma anche suoi colleghi e/o parenti entro il quarto grado, che ritengano di aver subito una ritorsione a seguito della segnalazione, si rivolgono all'ANAC che, nel caso di soggetto pubblico informa il Dipartimento della Funzione Pubblica, mentre in caso di soggetto privato informa l'Ispettorato Nazionale del Lavoro.
Resta fermo che l'onere di dimostrare che la misura presa nei confronti del segnalante sia estranea alla segnalazione, spetta a chi l'ha posta in essere.
Qualora venga accertata l’adozione di misure ritorsive, ANAC applica al responsabile una sanzione amministrativa pecuniaria da 5.000 a 30.000 euro.

 

Sono previste, poi, anche delle misure di sostegno ai segnalanti. ANAC metterà a disposizione sul proprio sito internet, l'elenco di enti del terzo settore che offrono sostegno ai segnalanti, fornendo informazioni, assistenza e consulenze a titolo gratuito sulle modalità di segnalazione e sulla protezione dalle ritorsioni offerta dalle disposizioni normative nazionali e da quelle dell’Unione europea, sui diritti della persona coinvolta, nonché sulle modalità e condizioni di accesso al patrocinio a spese dello Stato. 


 

Le nuove disposizioni avranno effetto dal 15 luglio 2023.

Solo i soggetti privati che impiegano fino a 249 dipendenti, avranno tempo fino al 17 dicembre 2023 per dotarsi di un canale di segnalazione interno.


 


Ricordiamo che la nostra soluzione Wb33, è conforme alle richieste della normativa europea. Pertanto, se già utilizzi questo canale per la ricezione e la gestione delle segnalazioni, non rischi di incorrere in alcuna sanzione!

Se, invece, non utilizzi ancora Wb33 e vuoi conoscerne tutti i dettagli, scrivici a info@wb33.it oppure telefona allo 06.21127620

 
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