Linee Guida in materia di Codici di comportamento delle Amministrazioni Pubbliche
18 Maggio 2020Con delibera n.177 del 19 febbraio 2020, l'ANAC ha approvato le Linee Guida in materia di Codici di comportamento delle Amministrazioni Pubbliche, al fine di promuovere un rilancio dei Codici adottati dalle PA, che in larga parte si sono, finora, limitate a replicare nei propri codici, i contenuti del codice nazionale. L'Autorità ha, dunque, ritenuto indispensabile fornire degli indirizzi per supportare le amministrazioni nella predisposizione di nuovi codici, che rispondano alle finalità per cui sono richiesti.
Il Codice di comportamento nazionale, adottato con d.P.R. 62/2013, ha natura regolamentare, definisce i princìpi di carattere generale e i doveri minimi che i dipendenti pubblici e gli altri destinatari dei codici sono tenuti a rispettare per assicurare la prevenzione di fenomeni corruttivi, la qualità dei servizi e l'interesse pubblico.
Ciascuna Amministrazione deve, sulla base dei princìpi minimi previsti nel Codice nazionale, adottare un proprio codice di comportamento, che sia però calato nella propria realtà organizzativa, “personalizzato” in base a funzioni, attività svolte e procedimenti adottati.
La violazione del codice di comportamento configura una causa di responsabilità disciplinare, come previsto espressamente dalla Legge 190/2012.
Ricordiamo che i Codici di comportamento sono uno strumento fondamentale nella strategia di prevenzione della corruzione, da adottare in strettissima relazione con i Piani Triennali per la Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza, con i quali è assolutamente necessario garantire un ottimo coordinamento.
Difatti, il PTPCT è lo strumento con cui ogni amministrazione definisce la propria strategia di prevenzione della corruzione. Una strategia che sia ottimale ed efficace, richiede che l'amministrazione mappi tutti i suoi processi, facendo emergere per ciascuna fase di essi i possibili rischi corruttivi ed individuando le più opportune misure di contenimento. E' chiaro, dunque, che individuare i doveri di comportamento al fine di consentire la piena attuazione delle misure individuate all'interno del PTPCT, diventa fondamentale.
Tale strettissima correlazione tra codice di comportamento e PTPCT, è ben chiarita da alcune disposizioni normative.
E' stata la Legge 190/2012 (Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione) a modificare l'art. 54 del d.lgs. 165/2001 (Codice di comportamento), rendendo palese l'intenzione del legislatore di considerare necessario che l’analisi dei comportamenti attesi dai dipendenti pubblici, sia frutto della stessa analisi organizzativa e di risk assessment propria dell’elaborazione del PTPCT.
Inoltre, è lo stesso art. 54, comma 3, a prevedere espressamente la responsabilità disciplinare in caso di violazione dei doveri contenuti nel codice di comportamento, compresi quelli relativi all’attuazione del Piano di prevenzione della corruzione.
Anche dal punto di vista sanzionatorio, codice di comportamento e PTPCT sono trattati allo stesso modo: in caso di mancata adozione, per entrambi è prevista una sanzione amministrativa pecuniaria da 1.000 a 10.000 euro irrogata dall'ANAC (art.19, c.5, d.l. 90/2014).
I due strumenti si differenziano, però, sotto due aspetti:
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le misure previste nel PTPCT, hanno effetto sul complesso dell'organizzazione, mentre le misure previste nel codice di comportamento hanno effetto sui singoli soggetti che lavorano all'interno dell'amministrazione;
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il PTPCT è adottato ogni anno con validità per il triennio successivo, mentre il codice di comportamento viene aggiornato solo all'occorrenza.
Essendo, i due strumenti, fondamentali nella programmazione di una corretta strategia anticorruzione, va da sé che la predisposizione di entrambi spetti al RPCT, rendendosi, però, necessaria un'attenta partecipazione di tutti gli stakeholder interni ed esterni. Anche per i codici, infatti, è richiesta una fase di consultazione pubblica, sia per la prima adozione che per l'aggiornamento.
Approfondiremo questi ed altri argomenti nei prossimi articoli.
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